Inspiration
Come possiamo progettare servizi digitali basati sul rispetto?

Cosa significa, oggi, progettare servizi digitali pubblici con uno sguardo orientato al rispetto? Non solo delle normative, ma delle persone, delle relazioni, delle fragilità, del contesto in cui viviamo?
In questo ultimo appuntamento prima della pausa estiva, metteremo a confronto tre esperienze diverse – dentro, fuori e attorno alla Pubblica Amministrazione – per riflettere insieme su come i servizi digitali possano essere progettati in modo più equo, trasparente e umano.
Con Mauro Filippi, designer e ricercatore, esploreremo il confine tra trasformazione digitale e giustizia eco-sociale, a partire da una ricerca sul design civico per i servizi universitari penitenziari.
Claudia Pollina, professionista indipendente e docente, condividerà riflessioni nate dalla sua esperienza pluriennale nel design dei servizi pubblici, con particolare attenzione ai significati sociali e culturali che i dati assumono nei processi di digitalizzazione.
Giorgia Intrivici, giovane designer in formazione, porterà uno sguardo fresco e consapevole sul percorso di crescita nel design dei servizi pubblici, con un’attenzione particolare al ruolo che l’etica e l’ascolto giocano nella pratica quotidiana.
Just Digital Public Service Design
È il titolo della ricerca di dottorato recentemente conclusa da Mauro Filippi, incentrata sul ruolo del design dei servizi nella trasformazione digitale della PA. Lo studio ha analizzato l’evoluzione metodologica della disciplina nel contesto pubblico, proponendo una lettura critica basata sulla giustizia eco-sociale e l’hacking civico.
Design e cultura dei dati nella PA
Attraverso la sua esperienza sul campo, Claudia Pollina affronta il tema dei servizi digitali con uno sguardo critico e sistemico, evidenziando il ruolo sociale dei dati, il valore della collaborazione tra professionisti e istituzioni e l’importanza della progettazione consapevole per l’equità e la sostenibilità.
Percorso formativo presso Tangible
Giorgia Intrivici è attualmente tirocinante in Tangible, dove approfondisce il ruolo del design come leva per generare impatti positivi. Il suo sguardo riflette le tensioni e le domande che attraversano le nuove generazioni di designer, impegnate nella ricerca di soluzioni più giuste e inclusive.