Ilaria Mauric

Head of Design

Sono socia dal 2015. Da allora mi sembra di aver messo le ali.

Ilaria lavora al computer, seduta alla scrivania

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Come socia di Tangible, contribuisco alla definizione della nostra vision, allo sviluppo e consolidamento della nostra cultura aziendale e al posizionamento del nostro brand, attività che alimentano quotidianamente la mia motivazione. Mi entusiasma confrontarmi con i miei soci e capire come trasferire i nostri valori personali e i nostri approcci professionali nella nostra impresa. Mi appassiona impegnarmi per trasformare la nostra visione e le nostre idee in azioni e condividere tutto questo ogni giorno con chi lavora con noi.

Come Head of Design, guido i progetti lungo il nostro processo di design, in cui la ricerca con gli utenti è al centro e le tecnologie sono strumenti. Aiuto i nostri team, i team con cui collaboriamo e le aree strategiche e di sviluppo dei nostri Clienti a progettare il loro prodotto o servizio digitale in modo sostenibile e misurabile, settando le aspettative, verificando i risultati e cogliendo le opportunità emergenti.

Ilaria lavora e parla con dei colleghi

Mi diplomo all’ISIA di Urbino nel 2000. Subito dopo inizio a lavorare come grafico per il web e per l’editoria, a Milano, poi a Cesena infine nelle Marche. Nel 2001, mentre lavoro ai miei primi progetti digitali, vengo folgorata dalla lettura di “La caffettiera del masochista” di Donald Norman. Da quel momento inizio a studiare user experience design e cerco di aprirmi dei varchi per applicarla. Non riuscendoci, nel 2009 lascio la “sicurezza” del contratto a tempo indeterminato e intraprendo la strada di user interface e user experience designer freelance, perché voglio dedicarmi esclusivamente alla progettazione di interfacce digitali. Inizio così a farmi le ossa da sola o a supporto di e-xtrategy, Ideato e Videoworks nel design di siti, piattaforme o app mobile per clienti come Prometeia, Jeep, Giuffré Informatica, Edison e Rainbow o per il controllo dei sistemi di infotainement a bordo di superyacht. Finalmente ho la libertà per decidere come e quando fare ricerca e inizio nel modo più semplice possibile: faccio test di usabilità con parenti e amici. Durante queste prime sessioni, imparo che durante la ricerca si prendono un sacco di schiaffoni e all’improvviso inizio a vedere errori madornali di progettazione che stavo per rilasciare. Da allora mi convinco: “mai più senza” e “prima li facciamo e meglio è”.

In questi anni, stimolata dalla collaborazione con e-xtrategy, inizio a studiare e applicare i metodi agili, integrandoli ai processi e agli strumenti di design.

Dal 2010 partecipo e relaziono alle più importanti conferenze italiane di design e di sviluppo software, tra cui il Whymca, lo UX Camp, l’Agile UX Camp, l’Italian Agile Day, Better Software.

Nel 2011 conosco Nicolò e Marianna.

Nel 2013 seguo il corso di Interaction Design di Cooper U, il programma di formazione di Cooper a San Francisco. È qui che ho il mio secondo big reveal: se voglio raggiungere i risultati che desidero per i progetti sui quali lavoro, da sola non basto. Ho bisogno di persone che la pensino come me e quelle persone le ho conosciute giusto due anni prima. Con Nicolò, Luca e Marianna capiamo che insieme possiamo moltiplicare il nostro potenziale e il valore che portiamo nei progetti. Così iniziamo un percorso di collaborazione stretta culminato nel 2015 con il mio ingresso in GNV & Partners come socia.

Nello stesso anno, insieme ai miei soci e colleghi, iniziamo il percorso che ci porterà al rebrand di GNV & Partners in Tangible.

Mi piace viaggiare, ma ancor più di questo mi piace esserci.

Per esempio, non sono una grande tifosa di calcio, ma mi ha emozionato moltissimo esserci quando l’Islanda ha battuto l’Inghilterra agli Europei di calcio 2016 e festeggiare con gli islandesi al ritmo del geyser sound.

Staccare la spina e passare del tempo con la mia famiglia, con i miei nipoti e con i miei amici mi rigenera.

Amo il mare, l’estate e leggere fumetti.
Immagine di una partita di calcio

Ho parlato di

Ilaria e Manuele fanno sketches sul muro
Facciamo due chiacchiere?