Thinking

Prevenire è meglio che curare

Quante volte ci si è trovati ad abusare del valore di queste 5 parole? Quanti di voi le hanno usate come una frase fatta non percependo fino in fondo l’importanza che hanno?
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Scritto da
Luca Scarpa
Poster dell'evento

Io sono fra quelle centinaia di migliaia di persone che per anni hanno utilizzato questa semplice frase come un concetto astratto, lontano dalla mia quotidianità e non percepito nella sua complessità. D’un tratto, però, quanto ti accade quella situazione in cui questa frase prende vita e ti scaraventa nel mondo della realtà, capisci l’impatto che ha sulla vita della persona coinvolta, nella vita delle persone che la circondano e come riesce a cambiare tutto: valori, affetti e importanza che si da alle cose.

Perché parlare di questo in un blog di una società di design?

Perché siamo un’azienda di persone e ognuno decide come investire il proprio tempo in attività che più lo affascinano o lo fanno star bene, fuori dalla quotidianità dei progetti pagati.

Questa volta è il mio turno. Siamo stati invitati a partecipare a titolo gratuito al primo hackathon italiano sul tema dell’e-health applicato alla diagnosi del melanoma. Hacking Melanoma è un incontro a metà tra un hackathon e un evento di co-design, organizzato da Hippocratica Imaging nello splendido scenario di Capri.

Il tema che c’è alla base della manifestazione mi ha subito colpito, il format mi ha incuriosito e alla fine ho deciso di dare il mio piccolo contributo.

#hackingmelanoma

In 3 giorni, avrò l’occasione di ascoltare i maggiori esperti internazionali di dermatologia e lavorare con programmatori, business trader, designer, esperti di comunicazione, analisti, bioetici, esperti di intelligenza artificiale, pazienti ed ex pazienti per trovare nuove strade per lo sviluppo del settore e non solo dell’app.

Negli ultimi anni il mio ruolo in GNV&Partners si è spostato sempre di più nella gestione dei team, nel tenere i ritmi del progetto e nel saper comunicare con tutti gli stakeholder. Spero di riuscire a dare il mio piccolo contributo sbilanciando il più possibile il progetto sulle persone, da sempre al centro dell’attenzione del nostro modo di vedere il design.

Essendo l’evento aperto a chiunque voglia contribuire ho deciso di segnalarlo anche su questo canale, perché sono certo che questo settore più di altri ha la necessità di essere contagiato dal cambiamento sociale e culturale che sta avvenendo grazie alla tecnologia e al portare l’utente e i suoi bisogni al centro dell’attenzione.