Circolare

Una piattaforma per lo scambio tra enti culturali, progettata per ottimizzare risorse e costruire comunità

Attività
Service design
UX design
Brand Workshop
Information architecture
Prototyping
Interaction design
UI design
Durata
6 mesi
Stakeholders
Organizzazioni promotrici del progetto, partner tecnologico e team di progettazione
Schermata della homepage della piattaforma Circolare su un laptop.

Circolare è una piattaforma digitale nata nell’ambito del bando PNRR per la Transizione Ecologica degli Organismi Culturali e Creativi (TOCC), finanziato dall’Unione Europea - Next Generation EU.

L'obiettivo principale del progetto è dare vita a uno strumento concreto di economia circolare per costruire una rete nazionale di enti culturali che condividono beni e risorse in modo sostenibile, promuovendo risparmio economico e collaborazione. I benefici attesi riguardano sia la riduzione degli sprechi e della produzione di nuovi materiali, sia l’attivazione di dinamiche virtuose di economia circolare e acquisti condivisi.

Promosso da Santarcangelo dei Teatri (capofila), insieme a Ecoarea e CDCA - Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali, il progetto ha preso forma grazie alla collaborazione con Extera, partner tecnologico responsabile dello sviluppo della piattaforma.

Gli obiettivi specifici individuati nelle fasi di briefing includono:

  • migliorare la comunicazione tra enti culturali e favorire lo scambio di beni già esistenti
  • ridurre giacenze e sprechi, abilitando una filiera sostenibile di riutilizzo e condivisione
  • creare sinergie negli acquisti da fornitori green attraverso condizioni agevolate e visibilità condivisa
  • offrire percorsi formativi dedicati all'economia circolare per le imprese culturali

Come si può intuire da questi obiettivi, il progetto unisce dinamiche dei gruppi di acquisto solidali, ad esempio per la condivisione di fornitori con cui sono state negoziate condizioni vantaggiose, e principi di economia circolare, per favorire il riuso e la circolazione dei materiali.

Per noi, questo progetto ha rappresentato anche un’occasione molto pragmatica di unire impatto ambientale e impatto sul territorio ad un progetto di innovazione digitale, all’intersezione tra i nostri servizi e i nostri obiettivi valoriali.

Sfide principali

Il progetto ha presentato diverse complessità, sia di governance che di realizzazione:

  • Stakeholder eterogenei: la presenza di più attori coinvolti - le organizzazioni promotrici del progetto, il team di progettazione e quello di sviluppo - ha richiesto uno sforzo continuo di allineamento e dialogo, con cicli frequenti di confronto
  • Perimetro progettuale in evoluzione: sebbene il bando definisse alcuni vincoli iniziali, molti dettagli progettuali sono stati chiariti solo nel corso del lavoro, richiedendo adattabilità e una forte capacità di mediazione tra bisogni, desideri e fattibilità tecnica
  • Connessione tra digitale e analogico: la piattaforma abilita contatti e transazioni tra enti, ma tutti gli scambi avvengono offline. Era quindi fondamentale trovare soluzioni che supportassero questi processi ibridi, tracciandoli e rendendoli comprensibili senza complicare l’esperienza utente
  • Sostenibilità e accessibilità: l'intero progetto doveva rispondere ai criteri CAM e alle linee guida AGID, integrando principi di progettazione accessibile e sostenibile

Un progetto collaborativo, come la piattaforma

Non è stata una corsa al rilascio, ma un percorso condiviso. Abbiamo progettato, testato e adattato ogni funzionalità insieme al team, lavorando per fasi, con continui momenti di validazione. Un approccio agile, nel senso vero del termine.

Identità visiva: sostenibile, ma con carattere

Il progetto nasceva con una vocazione green molto chiara. Ma volevamo evitare i toni più prevedibili: foglie, verdi desaturati e calligrafie organiche.

Abbiamo affrontato la definizione del brand con un workshop partecipato che ci ha permesso di allineare team, stakeholder e obiettivi. Non si è trattato solo di "fare un logo", ma di costruire le fondamenta comunicative del progetto: valori, tono di voce, messaggi chiave e linee guida visive.

Il risultato è un’identità sobria ma distintiva, pensata per essere immediatamente riconoscibile senza diventare invasiva. Un equilibrio che ci ha permesso di realizzare un sistema visivo coerente tra digitale e fisico, applicabile con facilità su materiali di comunicazione, interfacce, documentazione e campagne.

In altre parole: un brand flessibile, scalabile e funzionale al contesto d’uso della piattaforma, capace di esprimere la missione di economia circolare senza scadere nella retorica.

UX, ma anche service design

Circolare non è solo una piattaforma digitale, ma un sistema che funziona anche e soprattutto fuori dallo schermo: il prestito dei beni, la logistica, la relazione tra enti.
Abbiamo mappato tutta la journey - online e offline - per assicurarci che il servizio fosse fluido, realistico e sostenibile.
Dalla discovery iniziale (kickoff, analisi utenti, mappature) alla definizione dei casi limite, passando per l’architettura informativa e i prototipi interattivi, abbiamo disegnato un ecosistema coerente.

L’area riservata permette agli enti di:

  • condividere beni in prestito o richiederli da altri
  • partecipare ad acquisti collettivi su beni comuni
  • ottenere sconti da fornitori sostenibili
  • monitorare impatti e attività grazie a reminder post-scambio

L’area pubblica ospita contenuti su sostenibilità, CAM, formazione e contatti. Abbiamo anche previsto un sistema di "gamification leggera": ogni azione genera un punteggio per stimolare la partecipazione e dare visibilità agli enti più attivi.

Interfaccia: accessibile, ma senza rinunciare alla qualità visiva

Lavorare sull’accessibilità non è stato un vincolo, ma una leva progettuale.
Abbiamo costruito l’interfaccia partendo dalla progettazione di design system che rispecchiasse gli standard WCAG e AGID, ma senza cedere a una grafica impersonale. Ogni componente è stato progettato per essere comprensibile, leggibile e usabile da tutti, anche in condizioni non ottimali (schermi piccoli, bassa connettività, esigenze specifiche).

L’accessibilità si è intrecciata con le scelte estetiche e con la personalità del brand, in modo da ottenere un’esperienza che fosse non solo conforme alle normative, ma anche coerente con i valori del progetto.

L'intero lavoro è stato iterato nel tempo insieme al cliente e al team di sviluppo, con cicli rapidi di feedback e testing.
Il risultato è un’interfaccia solida, inclusiva e riconoscibile, che migliora l’usabilità senza compromettere il carattere del progetto.

Qualità fino all’ultimo pixel

Durante i tre mesi di sviluppo, siamo rimasti al fianco di Extera, curando il dettaglio. Micro-revisioni, test, supporto sui microcopy e sulle interazioni: ogni tassello è stato rifinito per garantire coerenza e qualità anche nei passaggi più piccoli.

Primo rilascio

La piattaforma, accessibile all’indirizzo circolare.app, verrà lanciata pubblicamente a Luglio 2025. L'intero progetto è stato completato in sei mesi, incluso anche lo sviluppo, per poi consentire una fase pilota per i primi enti coinvolti prima del rilascio finale.

Pur abbracciando una logica di MVP e di primo rilascio per validare l’idea, Circolare integra già nella prima release funzionalità fondamentali per promuovere lo scambio tra enti, supportare dinamiche di gruppo di acquisto e offrire percorsi formativi. Il design modulare garantirà la scalabilità della piattaforma nei prossimi anni.

Circolare è una piattaforma pensata per evolvere nel tempo, grazie al contributo delle organizzazioni culturali che la utilizzano ogni giorno.

Come team di progettazione, continuiamo ad accompagnare lo sviluppo attraverso iterazioni basate sui feedback raccolti, con l’obiettivo di sostenere una transizione concreta verso pratiche più sostenibili e condivise.

Persona seduta a una scrivania utilizza la piattaforma Circolare su un laptop. Sullo schermo si vedono schede di oggetti disponibili per il prestito tra enti culturali.

Non avevo mai seguito lo sviluppo di una piattaforma digitale, ma mi sono sentita accompagnata in ogni fase, con grande attenzione alla chiarezza e alla relazione. Tangible si è presa davvero cura di noi, aiutandoci a capire cosa stavamo facendo e perché ed ha saputo creare un ambiente di lavoro inclusivo e professionale, facilitando anche il dialogo tra tutti gli attori coinvolti. È un progetto che ha messo radici nel territorio e che apre nuove possibilità di collaborazione e impatto condiviso.

Marta Lovato

Project Manager (Santarcangelo dei Teatri)

Francesco con i colleghi a lavoro

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